Le prime cerimonie della lavanda dei piedi sono documentate durante il regno di Carlo V.
Per la cerimonia si sceglievano vegliardi in stato d'indigenza ma accuratamente lavati. Dopo un pasto in cui si servivano i cibi tradizionali della Quaresima, gli anziani prescelti per il rito ricevevano in dono una brocca di vino bianco con coperchio in terracotta, una coppa d'argento con l'aquila bicipite e la sigla dell'anno,
alcune vettovaglie e una borsa con 30 monete d'argento, a simbolo dei denari di Giuda, il traditore di Cristo.
I due servizi da lavabo dorati furono realizzati dai migliori argentieri di Augusta nel Settecento. Venivano utilizzati per i battesimi degli Asburgo, durante l'abluzione rituale delle mani nel cerimoniale detto della "tavola pubblica" e nel rito della lavanda dei piedi a Pasqua.
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